La trasformazione dello spazio ufficio: la parola a Paolo Pampanoni e Deano Concetto.
Il Covid-19 ha modificato il lavoro d’ufficio come lo conoscevamo tutti. I lavoratori hanno trasformato i loro divani e le stanze libere di casa in uffici e le aziende si stanno adoperando per organizzare l’ufficio del futuro.«La casa ha ritrovato la sua destinazione originaria di residenza e luogo di lavoro. – ci spiega Paolo Pampanoni, architetto e designer specializzato nella progettazione di uffici e spazi di lavoro, che da anni collabora con Las – In passato, nelle case coloniche delle nostre campagne o nelle botteghe artigiane la parte produttiva e quella residenziale si svolgevano nello stesso spazio. Solo a seguito dell’industrializzazione il cantiere, la fabbrica, l’ufficio, diventarono luoghi perfettamente definiti, “altri” dalla casa. Oggi, grazie alla tecnologia, è possibile lavorare ovunque, come si vuole, quando si vuole, secondo modalità organizzative mai usate. In questa prospettiva la casa, con l’home work, torna ad essere punto di attuazione di funzioni multiple e coesistenti, in cui l’individuo svolge singolarmente il suo lavoro aprendosi al mondo. Io la considero un’evoluzione, non un’involuzione, anche se di fatto le nostre case non sono attrezzate per garantire gli stessi livelli di comfort ed efficienza dell’ufficio».
Las ha saputo intercettare questo cambiamento in modo tempestivo, andando incontro alle esigenze di chi aveva la necessità di organizzare a casa postazioni di lavoro confortevoli, con misure compatibili con l’ambiente domestico, offrendo all’utente gli stessi strumenti presenti in ufficio.
«A riguardo abbiamo creato una gamma di prodotti ad hoc denominata Home Office – ci spiega Deano Concetto, responsabile del reparto Ricerca e Sviluppo Las. – È un’offerta composta da articoli che tengono conto di spazi ridotti e funzionalità di lavoro domestico; una serie di piccole scrivanie, paretine, frontal panel che, integrabili con dei contenitori, fanno sì che si possa lavorare in piena armonia con gli spazi di casa senza rinunciare al comfort dell’ufficio».
«L’emergenza sanitaria ha imposto nuove procedure di uso e accesso agli spazi di lavoro, oltre alla ricerca di materiali perfettamente sanificabili, – continua Pampanoni – inoltre oggi lo spazio operativo domestico rappresenta un altro ambito da considerare come parte integrante del layout. Anche questo termine è diverso da come lo abbiamo sempre inteso: ora è meglio parlare di “layout diffuso”, cioè di un sistema integrato di funzioni e dotazioni che si estende dagli spazi aziendali a quelli domestici formando una galassia di funzioni tra loro collegate. Agli architetti oggi si chiede di progettare ambienti che si integrino con luoghi diversi, direzionali e domestici, distribuiti nel territorio e uniti dalla tecnologia.
Ai designer si richiedono invece prodotti semplici e flessibili che impieghino materiali sanificabili e a basso impatto ambientale: soluzioni progettuali che soddisfino il principio secondo il quale oggi si può lavorare in ufficio indipendentemente dalla scrivania e che la relazione con operatori in attività remota debba avvenire in modo efficiente e confortevole. Alle aziende si chiede, invece, una maggiore capacità di pianificazione e comprensione del mercato, per attuare strategie produttive e commerciali rispondenti alla rivoluzione imposta dal Covid.
Las ha compreso pienamente l’urgenza di cambiare approccio razionalizzando i prodotti attuali e pensando a nuove soluzioni per l’ufficio post Covid».
Su cosa si punterà nei prossimi anni, quindi, in termini di ricerca e innovazione?
«L’ufficio – ci spiega Concetto – viene sempre più visto come un hub con la funzione di far incontrare le persone ed essere catalizzatore delle stesse. In tanti lavorano da casa e si incontrano in ufficio soltanto una o due volte a settimana per condividere lo sviluppo del proprio operato e ricentrare gli obiettivi. Credo che per alcuni mesi sarà ancora così, ma si tornerà a lavorare in luoghi dedicati perché lo spirito di appartenenza, la forza e il successo delle aziende risiedono nelle risorse umane e nella loro capacità di fondersi in gruppo».
È per questo che le prossime sfide di Las saranno rivolte anche all’ambiente domestico. La Direzione Aziendale ha definito un programma strategico di completamento e aggiornamento dei prodotti, allineandoli ai nuovi scenari: non solo scrivanie o contenitori ma soluzioni funzionali che rendano l’ufficio un punto di interscambio di funzioni e relazioni, dall’interno verso l’esterno. Lungimiranza e senso di responsabilità sono le parole d’ordine di questo nuovo corso, in cui l’innovazione e il cambiamento debbono essere ottenute senza retorica, rispettando lo stile e la filosofia Las.